sabato 13 settembre 2008

Il Decreto Anti Prostituzione

Inauguro il blog con uno dei temi più gettonati di questa settimana: il Disegno di Legge recante Misure contro la Prostituzione.
Premetto, in qualità di essere umano di sesso maschile, il mio totale appoggio per il buon Silvio per aver scelto una grandissima gnocca come Ministro. E' vero, devo capire ancora la funzione del Ministero delle Pari Opportunità, ma Mara Carfagna è una bella Ministra.
A mio avviso, inoltre, un disegno di legge con tali contenuti poteva essere tranquillamente a carico del Ministero dell'Interno.

"Viene introdotto il reato di esercizio della prostituzione in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza distinzioni di trattamento tra prostitute e clienti: è previsto l'arresto da cinque a quindici giorni con ammenda da 200 a 3000 euro sia per chi offre prestazioni sessuali, sia per chi le richiede.
Le misure previste mirano ad eliminare la prostituzione in strada e soprattutto a contrastarne lo sfruttamento, tutelando la dignità e i valori della persona umana: "Combattere questo fenomeno non è solo una questione di decoro urbano o di sicurezza – spiega il Ministro Carfagna – La prostituzione fa proliferare tutte le organizzazioni criminali che la sfruttano e che stanno dietro a questa pratica".
Pene più severe dunque per chi organizza o partecipa a un'associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Quanto alla prostituzione minorile, verrà punito con il carcere fino a 12 anni e con multe fino a 150mila euro chi sfrutta e gestisce la prostituzione minorile o induce un minore alla pratica; carcere e ammenda anche per chi compie atti sessuali con un minorenne. I minori stranieri che esercitano la prostituzione in Italia saranno invece riaffilati alla famiglia d'origine o alle autorità responsabili del loro Paese di provenienza".


E' vero: la prostituzione in strada è quasi sempre controllata da organizzazioni criminali che obbligano le donne a vendere (direi svendere) il proprio corpo per strada, a subire violenze e ricatti di ogni tipo. E dietro le organizzazioni criminali si nascondono persone (!?) senza scrupoli. Quindi è un problema di sicurezza, di ordine pubblico, igienico-sanitario.

Però mi chiedo: visto che la prostituzione in luogo pubblico o aperto al pubblico sarà reato se il Disegno di Legge dovesse passare, perchè non regolamentare la prostutuzione al di fuori di queste aree?
Quante sono le "Signorine" che la danno via SPONTANEAMENTE negli appartamenti? Quante ragazze (anche italiane) e pure giovani hanno deciso AUTONOMAMENTE di fare tanti soldi e rapidamente svolgendo il mestiere più antico del mondo?
Bene, e allora perchè non regolamentare definitivamente la prostituzione come avviene in altri Paesi Europei dove le puttane pagano regolarmente le tasse e vengono sottoposte periodicamente a visite mediche?

Perchè non lasciamo che chi vuole fare sesso a pagamento (e farsi pagare per fare sesso) non lo possa fare nella piena legalità, pagando le tasse come qualsiasi altro cittadino che lavora?

Vi invito a leggere una pubblicazione dell'AssoEdilizia "
Valore oltre mercato del canone di locazione immobiliare: indice di sfruttamento della prostituzione o pericolosa presunzione".
Perchè, se avessi un immobile da affittare, non lo posso cedere ad una o più signorine affinchè esercitino liberamente e in modo controllato la loro attività?
Perchè in Italia dobbiamo fare sempre le cose a metà e dimostrare di essere moralisti?
Quanti dei Signori Parlamentari che voteranno la legge vanno regolarmente a puttane negli hotel negli appartamenti di tutta Italia?

W l'Italia!

1 commento:

Luca Viscje Brasil ha detto...

Signori parlamentari con puttane chissà quanti! Il povero Sircana addirittura con i trans per strada!!

Sono d'accordissimo con te Fabio. Regolamentare! Finiamola con questo falso moralismo, questa merdosa ipocrisia etico-religiosa che è sempre solo di facciata.
Io credo che l'80% degli uomini chi prima chi dopo, chin per un motivo chi per un altro sia stato almeno una volta con una puttana!
Smettiamola di scandalizzarci.
Invece sarebbe ottimo che lavorassero in modo indipendente o comunque libere da schiavitù e in piena sicurezza sanitaria (per loro e per i clienti) e pagando regolarmente le tasse.
Purtroppo ci si metterà di mezzo la chiesa...
Viva il bordello!
ahaahahahha

ciao Fiabio!!!